La porchetta
Il taglio della porchetta.
Ore 18.30 circa: una signora sulla cinquantina si avvicina al bancone e, ovviamente senza salutare, mi chiede se abbiamo la porchetta.
"Certo signora, eccola qui! Quanto ne voleva?"
"400 grammi circa"
Prendo il coltello e inizio a tagliare.
"Ah, ma non si taglia con l'affettatrice..."
"Eh no signora, purtroppo va tagliata a mano, con l'affettatrice si sbriciolerebbe tutta"
"Va bene..."
Taglio la prima fetta.
"Ma si sbriciola tanto..."
"Signora se vuole posso fargliela un po' più altina la fetta, ma la porchetta è fatta proprio così, è un maiale intero disossato per cui è normale che non sia tutto un pezzo"
"Me la faccia più alta allora"
Le faccio una seconda fetta più alta.
"Ah, si sbriciola lo stesso"
"Glielo avevo detto signora. Che faccio, arrivo ai 4 etti oppure va bene così?"
"Nono, tagli tagli"
Arrivo ai quattro etti, le metto il tutto in una vaschetta. La signora indica la crosta e mi fa
"Ma quella non la toglie?"
"Signora la crosta si mangia, è la parte più buona della porchetta! Se non le piace gliela tolgo però, tanto comunque devo fare delle vaschette a parte"
"Ecco sì, la tolga tutta"
Le tolgo sta crosta. Chiudo la vaschetta, ma la signora mi ferma ancora
"Ma quella parte più scura non la toglie?"
"Signora ma quello è il fegato..."
"Ma è scuro, non mi piace"
"Signora con tutta la buona volontà il fegato proprio non glielo posso togliere, fa parte del prodotto. È come se mi chiedesse ti togliere i pistacchi dalla mortadella!"
"Vabbè"
Incarto tutto e le porgo la vaschetta.
"Grazie mille signora e buona serata!"
Nemmeno mi saluta e se ne va.
Indovinate a fine giornata cos'è stato ritrovato abbandonato tra i pacchi di biscotti? E indovinate chi ha dovuto buttare 400 grammi di porchetta perché ormai era stata tenuta fuori troppo tempo e non era più sicuro venderla?