La megera
Aggiornamento: 23 mar 2021
location: noto ipercoop della bassa valmarecchia
time dating : qualche tempo fa
Avete idea di quanto sia difficile per noi commessi andare a fare una spesa qualsiasi in un supermercato ?
Praticamente impossibile….
Vuoi perché ti scambiano per un dipendente e ad ogni richiesta la tua espressione mimica è identica al "ma io che cazzo ne so" tanto in voga, vuoi perché ti riconoscono (anche in borghese) e iniziano a tempestarti di domande a cui vorresti rispondere con l'intramontabile "ma io sono giapponese" , insomma anche comprare del pane e un cespo di insalata è diventata una vera Mission Impossible.
Quando poi becchi la giornata della "carogna sulle spalle", inizi a domandarti quale misfatto tu possa aver compiuto nelle vite passate per meritarti questo destino infame.
La megera dell'ipercoop che tutti ricorderete, ogni tanto riesce a sciogliere la maledizione con cui la trasformai in una statua di sale e vaga per le corsie come un fantasma, in attesa di incontrarmi.
Oggi è uno di quei giorni ….
il primo sinistro segnale è il cigolio terrificante del cancelletto d'ingresso , solitamente silenzioso , che al mio passaggio invece sembra la porta dello scantinato di "non aprite quella porta"....
il secondo segnale sono i televisori della corsia che contemporaneamente si sintonizzano su un "out of service" in attesa di Samara ….
il terzo segnale me lo fornisce gentilmente il macellaio in fondo alla corsia che , vedendomi
, brandisce la mannaia imitando Jason ….
se tre indizi formano una prova allora ci siamo ...
Infatti, arrivo alla cassa e trovo lei, la megera ….
Noto che la cassiera ha praticamente battuto tutta la sua spesa e quindi mi illudo di averla scampata….
Sistemo la mia spesa sul rullo come un campione mondiale di Tetris e mi avvicino ….
Guardo la cassiera, la cassiera guarda me e insieme guardiamo la megera…
Deve solo pagare e liberare il fondo cassa da tutta la merce ….
La cassiera la invita a pagare in modo che possa iniziare a farmi il conto ….
Lei la guarda e , con un sorriso sinistro simile alla matrigna di Cenerentola , inizia a
sistemare la spesa nei sacchetti ...
Un bradipo narcolettico in catalessi sembrerebbe Flash in confronto ….
Un articolo alla volta….
Flemmatica come una lumaca in tempo di secca….
La cassiera le rinnova l'invito e lei di rimando : "Ma che fretta avete , tanto dovete stare qui fino alle 8 di stasera"
Tento di resistere e rimetto in tasca il sale grosso che solitamente uso per esorcismi d'urgenza ….
Finalmente si decide a pagare ...
Dalla borsa tira fuori un cofanetto in latta tipo caramelle sperlari di tanti anni fa....
Con il lucchetto ....
Tenta di aprirlo come un avvinazzato aprirebbe la porta di casa rientrando dopo una serata al pub ....
Al settordicesimo tentativo esclamo : "Se vuole possiamo tentare di aprirlo con una carica di c4"
Non mi sente ....
Ma uno della fila risponde in gergo "battaglianavesco" : " Colpita, ritenta dai che la affondiamo"
Inizio ad invocare qualche santità in aramaico e, quando indovino quella giusta , miracolosamente lo scrigno si apre ...
Ormai la fila alla cassa è diventata talmente lunga che non se ne vede la fine...
Tutti a guardare questo scrigno magico ...
La megera apre il coperchio e nell'ordine tira fuori:
3 caramelle Rossana
1 bottone di Pio IX
1 moneta commemorativa della proclamazione dell' Impero
6 bustine di zucchero
2 bastoncini di liquirizia
1 Gronchi rosa
1 cucchiaino d'argento
3 marche da bollo da 750 lire
1 pallottoliere
2 riviste Grand Hotel ( ricordi di nonna )
Poi , finalmente , una busta contenente i soldi con cui pagare ...
Dalla fila una signora dice : " Mi auguro che non voglia pagare in sesterzi o fiorini!"
Una risata generale dichiara concluse le vicissitudini.
Con qualche ruga e capello bianco in più, ormai prossimo al prepensionamento vista la
lunga attesa , finalmente anche io posso recuperare la mia spesa , pagare e tornare a casa .
Alla prossima avventura.