Il turista
Noto che la maggior parte dei post, anzi direi la totalità, si riferisce a clienti di bar, ristoranti, supermercati o comunque a negozi di generi alimentari in generale.
Ma c'è un'altra tipologia di cliente in un campo diverso: il turista.
Avere come clienti turisti italiani, ve lo assicuro almeno nelle grandi città, è per le guide una
scocciatura. Per i tour organizzati una guida è obbligata, ma vi assicuro che se si tratta di vendere delle visite a nuovi clienti una guida cercherà sempre di evitarli.
Di regola, immancabilmente, vogliono sempre lo sconto. Sembra quasi che se una cosa non si deve comprare in un supermercato allora lo sconto è d'obbligo.
Spendere per un professionista per loro è inconcepibile, forse perché fisicamente non hanno qualcosa poi da possedere. Magari per il loro lavoro vogliono fino all'ultimo centesimo, ma se il lavoro è d'altri allora non è importante.
Pagano aerei, hotel, ristoranti ma poi per lo scopo principale del viaggio, ossia visitare un
luogo, spendere è come fosse una perdita.
Chiedono sempre più cose incluse e hanno in continuazione paura che qualcuno li stia fregando.
Di norma sono poco interessati, interrompono ripetutamente o cercano sempre di sfoggiare conoscenze remote.
Non hanno pazienza, il più piccolo degli inconvenienti diventa una tragedia.
Ma soprattutto, aspetto triste, lavorando nel campo del turismo ti accorgi di quanto sia basso il livello culturale ma soprattutto di quanto poco sia apprezzato il proprio paese.
Mentre per i turisti stranieri tutto sembra immenso, magnifico, senza parole per un turista italiano il negozio di moda davanti al monumento sarà sempre più interessante.
Si entra in un museo già col pensiero di quando e dove si andrà a mangiare.
Cosa infine non di poco conto: non lasciano mai la mancia. Non sia mai.
Non che siano soli, gli unici al mondo, intendiamoci. E di certo non si può dire che il 100% sia così. Ma una grande maggioranza.