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Giornate tipo...

3 maggio 2021 Inizio turno ore 16:00 Entro di buon umore, so di portarcela fare. Alla fine sono solo 4 ore.

Ore 18.30 Chiedo cortesemente ad un cliente “mi scusi, la mascherina può tenerla su?” Il cliente in questione era con la mascherina tra le mani, soffiava perché a detta sua era sporca.

Sorrido, continuo a servire due clienti. In lontananza sento un “li mortacci tua!” (Non mi trovo nel Lazio). Sì, era riferito a me. Faccio finta di nulla. “Senti ma sei sola? Devo aspettare molto?” Ora mi sdoppio, non so che dirti. (Pensato, non detto).

Sempre questa cliente mi chiede di pesare un ciondolo d’oro. Levo il cartellino, lo peso, riferisco il peso e la cliente esordisce con una dolcezza incredibile “ma allora vattene a fanc*** pesa la roba con i cartellini! Vuole fregarmi!” Va via tirandosi per il braccio la madre continuando ad inveire contro. Respira, manca poco.

Servo un altro cliente, arriviamo alla cassa: transazione negata. “Forse perché ho pagato l’affitto, non mi fa pagare l’orologio?” Ma che ne so io, scusa. (Pensato, non detto). Dice che tornerà. Grazie, arrivederci.

Ore 19.30 iniziano ad entrare 2 persone per volta. Mi ritrovo con 6 clienti in negozio. Cerco di aiutarli, l’indecisione tutta insieme. “Puoi dirmi il prezzo di questo? Di quello? Dell’altro?” Tutti i prezzi sono esposti ma comunque glieli dico. “A questo punto finiamo di guardare perché dobbiamo fare dei regali” d’accordo, allora inizio a svuotare le vetrine. Sono già le 19.40 manca poco alla chiusura.

Due clienti vanno via, devono pensarci. Due clienti scelgono, pagano, ci si saluta e via. Le altre due fino alle 20:00 in negozio. “Ragazze, perdonatemi, sono le otto, io dovrei chiudere” Ancora dovevo contare i soldi e fare la chiusura. Tra di loro “allora andiamo? Ci pensiamo e poi torniamo?”

No perché, stai un altro po’, alla fine sono solo 30 minuti che guardi le stesse cose. Salutano, vanno via. Chiudo il pos, entra un cliente. “Senti ma a che ora chiudete?” Le luci erano spente, c’ero solo io con la luce del pc in viso.

“Siamo già chiusi. Domani ci trova dalle 10 alle 20” “Ma posso fare un giro?” Direi di no ma perché devi chiedere cose strane che siamo all’interno di un negozio al buio?

Qualcuno ha un fegato nuovo per me? Ho cercato di sintetizzare ed omettere alcune cose ma la zona gialla è un incubo. O forse dovrei dire che la gente è un incubo.


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