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Chiamo la finanza!

Aggiornamento: 23 mar 2021

Lavoro come responsabile di negozio per un'azienda che vende principalmente calzature, vi racconto quanto accaduto un paio di anni fa (lunghetta).

Piena estate, un giorno si presenta da me una bella ragazza, bionda, occhi chiari, elegante, solare, sulla 30ina circa e fa:


-Mia madre un po' di tempo fa ha acquistato un paio di scarpe da voi ma si è accorta che sono di due misure diverse, si può fare qualcosa?

+Sono davvero spiacente e ci scusi per l'accaduto, di solito le misure vengono controllate in cassa ma ogni tanto una svista capita purtroppo, non c'è alcun problema, dica pure a sua

madre che può passare per appaiarle in qualsiasi momento, anche in giornata se vuole.

-Mia madre adesso si trova in vacanza in Sardegna però..

+Ok, se vuole posso chiamare i colleghi della Sardegna per vedere se possono sistemare loro la cosa...


-No, purtroppo le scarpe non le ha portate con sé, è un problema aspettare il suo rientro?

+No, si figuri, nessun problema, può dire a sua madre di passare quando vuole e di chiedere del direttore, per scusarmi per il disagio, oltre a risolvere il problema, le applicherò uno sconto su un eventuale acquisto.

-D'accordo, grazie mille!


Sorride, saluta e se ne va.

Passano i giorni ma niente, non vedo passare in negozio ne la figlia ne la madre e nessuno dei miei colleghi mi dice nulla...boh probabilmente avranno risolto in qualche modo e non ci penso più.

Credo sia passato poco piu di un mese da quel giorno.


Luglio, fuori fa un caldo bestia, giornata di lavoro molto stressante, nel tardo pomeriggio penso di averne avuto abbastanza e decido di andare via, prima però scendo al supermercato al piano di sotto per fare un po' di spesa.

Finita la spesa rientro dal negozio per uscire dal retro dove avevo parcheggiato la macchina,

passando dal negozio una mia collega mi ferma con ancora le borse della spesa in mano e mi fa:

" C'e' una signora che dice di aver acquistato un paio di scarpe spaiate, circa due mesi fa ma non ha lo scontrino, che faccio?"

Non ricordando immediatamente della ragazza di un mese prima, le rispondo che se si tratta di un errore nostro, di procedere tranquillamente ad appaiare le scarpe anche in assenza dello scontrino.



Saluto quindi e scherzosamente dico di non chiamarmi se non per casi di esplosioni, omicidi, incendi dolosi, attentati terroristici o cose simili...

Faccio quindi il tragitto per uscire dal retro ed arrivo al magazzino pronto per caricare le buste in macchina e sento in lontananza.... "Comunicazione interna il direttore è desiderato alla cassa".

Cazzo.

Poso le borse in macchina e rientro il negozio

La collega vedendomi arrivare mi fa cenno di entrare in ufficio e mi dice:


"Guarda che la signora con le scarpe spaiate non le ha acquistate da noi, queste scarpe noi non le abbiamo mai avute e l'etichetta non è nostra, che le dico?"

Verifico e in effetti non sono le nostre.

"Dille che non essendo nostre non possiamo appaiarle e di rivolgersi al negozio che gliele ha vendute"

"OK"

"Posso andare? Non è che mi richiami tra due minuti!?"

" No no, vai tranquillo!"

"Oookkkk, a domani allora, ciao!!"

Ripercorro il tragitto fino al magazzino e mi sento richiamare al microfono nuovamente


In quell'istante realizzo che la giornata era partita male ma che sarebbe finita anche peggio e in effetti cosi fu.

" La signora vuole parlare con te"

"E cosa vuole da me!?"

"Dice che le scarpe le ha ASSOLUTAMENTE comprate qui e sta facendo un casino assurdo"

Ok, le mie supposizioni si concretizzano e comincio a pensare che avrei fatto tardi e che i surgelati si sarebbero scongelati in macchina prima di arrivare a casa...ma va bè non posso fare altrimenti, mi tocca.

Vado in cassa e cerco con lo sguardo la signora, mi fa cenno dal reparto ed io mi avvicino a lei con fare gentile e professionale, mi trovo davanti una bella donna, ben curata e ben vestita, sulla 50ina portati bene.


"Buonasera signora, sono spiacente ma purtroppo come le diceva la mi......"

"SENTA A ME NON FREGA NULLA DI QUELLO CHE DICE LEI E LA SUA COLLEGA, IO LE SCARPE LE HO ACQUISTATE QUI!"

" Signora, se non le frega nulla di quello che ho da dire, perché mi ha fatto chiamare?"

"SENTA IO CHIAMO SUBITO LA FINANZAAAAAAA SE NON MI DATE LE SCARPE GIUSTE!!!"

" Signora chiami anche carabinieri e vigili urbani se lo ritiene opportuno, le scarpe non sono nostre e non posso appaiarle, questo glielo dico con assoluta certezza perché questa scarpa noi non l'abbiamo mai avuta, l'etichetta che riporta il prezzo non è quella che

usiamo noi, non riporta alcun codice identificativo e anche volendo non saprei come appaiarla visto che non abbiamo mai avuto questa scarpa, probabilmente si starà confondendo con un altro negozio, quindi le consiglio di capire dove le ha acquistate.

" MA COME SI PERMETTE?? MI STA DANDO DELLA LADRA???"

"Cosa? Io non ho parlato di furto! Le sto semplicemente dicendo che quella scarpa lei non l'ha acquistata da noi e che quindi dovrebbe rivolgersi da chi gliele ha vendute"


"MA CHE STA DICENDO!? SII VERGOGNI!! IO LE SCARPE LE HO PRESE QUI E GLIELO PUO' ANCHE TESTOMONIARE MIO NIPOTE (bambino di 7 anni) e rivolgendosi al bambino:

"VERO CHE LE HO COMPRATE QUI!!!???"

(Il bambino manco risponde e si gira dall'altro lato)


"Signora a parte che io non ho nulla di cui vergognarmi, le ripeto che quelle scarpe NON ESSENDO LE NOSTRE NON POSSO APPAIARLE, MI SPIACE!

"E ALLORA ME LE CAMBI!"


"MA IO NON CAMBIO SCARPE COMPRATE ALTROVE, SE È DAVVERO CONVINTA DI AVERLE ACQUISTATE QUI, MI PORTI LO SCONTRINO O ALMENO LA RICEVUTA DEL BANCOMAT CHE VERIFICHIAMO COSA HA ACQUISTATO, QUELLO CHE POSSO DIRLE È CHE SE HA COMPRATO DELLE SCARPE DA NOI, NON SONO QUESTE...

"HO PAGATO CONTANTI E NON HO LO SCONTRINO!"

Signora e sticazzi (...) Penso tra me e me"

non so cosa dirle, io non posso aiutarla, mi spiace!

Per me la discussione finisce qui, mi congedo e vado a casa.


Saranno passati circa 40 minuti e mi squilla il cellulare, la collega di prima:

"La signora sembrava fosse andata via ma poi è ritornata con una sua amica che "testimonia" di averle acquistate da noi, ha fatto un casino assurdo, il marito peggio di lei...." Dei clienti sono usciti dal negozio terrorizzati..

"Ma porca di quella troia ma la gente non ha proprio un cazzo da fare...ma è ancora lì?"

" Si e dice che vuole il tuo nome e cognome perché ti vuole denunciare all'azienda perche non indossi la divisa"


"Ma è scema? Adesso decide lei adesso quello che devo indossare?

(Io non devo portare la divisa)

" Va bene, dille di aspettare che sto venendo, nel frattempo tu chiama i carabinieri così magari si calma un pochino..."

"No aspetta che forse sta andando via, ha detto che tornerà domani, che porterà lo scontrino e che si farà accompagnare dalla finanza e che ci farà chiudere il negozio"

"Ah sì è decisa finalmente? Aspettiamo sto scontrino allora....vediamo cosa ci porta..."

Non mi spoglio neppure per la paura chi mi richiamino dal negozio, arrivato l'orario di

chiusura tiro un sospiro di sollievo e penso già a cosa dovrò fare l'indomani per gestire questa psicopatica.

Inutile dire che la signora non è più venuta, scomparsa dalla faccia della terra, dissolta nel nulla, mai più rivista, ne lei, nel quel cretino del marito ne la figlia (quest'ultima inaspettatamente fuori razza, visto che contrariamente ai genitori si era dimostrata educatissima), nessuna lettera di protesta in sede, nessun ufficiale della guardia di finanza...il nulla cosmico.


La mia collega dice di averla rivista in giro un paio di volte ma che vedendola si è voltata dall'altro lato.

Avrei TANTO voluto incontrarla io per dirle che sto ancora aspettando quel famoso scontrino e la guardia di finanza ma ad oggi non ho potuto godere di questa soddisfazione...credo comunque che la figura di merda che ha fatto se la ricorderà a vita.


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